Prandini: la sinergia tra due filiere per valorizzare i sottoprodotti della viticoltura bresciana

Brescia, 13 aprile 2016 – E’ stato presentato a Vinitaly il progetto “Cosmesi Kmzero” a cura dell’Istituto Spallanzani di Rivolta d’Adda (CR) e dell’azienda vitivinicola biologica Barone Pizzini di Provaglio d’Iseo.

“Stiamo assistendo ad un dialogo virtuoso tra due filiere molto diverse – commenta Ettore Prandini presidente dell’Istituto Spallanzani. Arrivare infatti alla realizzazione di prodotti cosmetici grazie all’utilizzo di sottoprodotti dell’attività vitivinicola significa fare grandi passi avanti nel settore della ricerca determinante per lo sviluppo del nostro Paese”.

“L’obiettivo del progetto è quello di valorizzare i sottoprodotti del settore vitivinicolo attraverso il riutilizzo di vinacce, raspi e fogli di vite nel settore della cosmesi utilizzando un nuovo sistema di estrazione dei principi attivi che consente di preservare in maniera ottimale l’attività biologica degli elementi”, spiega Marina Montedoro, direttore dell’istituto Spallanzani.

“Siamo pronti a proseguire in questo percorso di ricerca e sperimentazione – aggiunge Silvano Brescianini dell’azienda agricola bresciana Barone Pizzini – in questa prima fase abbiamo fornito ai ricercatori la materia prima che ha dato ottime risposte per la futura realizzazione di un prodotto cosmetico biologico di alte prestazioni, per il futuro e in attesa di attori interessati alla realizzazione sarà importante il coinvolgimento anche di altre realtà vitivinicole bresciane”.

“Valorizzare in termini economici lo scarto aziendale – prosegue il presidente Prandini – è importante, soprattutto se legato all’ambito del biologico che viene apprezzato molto dai consumatori e rappresenta un valore aggiunto importante”.