20 maggio 2024, Rivolta d’Adda (CR) – Il 20 maggio è la giornata mondiale delle api, istituita dall’ONU per sensibilizzare sul ruolo essenziale svolto dagli impollinatori. I numeri sono ormai noti oltre il 75% delle piante responsabili della produzione agroalimentare e il 90% della flora dipende dagli insetti impollinatori.

Milioni di fiori visitati da un singolo alveare danno la misura dell’importanza dei servizi ecosistemici e dell’impatto essenziale delle api sulla biodiversità.

I cambiamenti climatici stanno mettendo a dura prova il settore con un susseguirsi di stagioni non favorevoli. Il 2024 è iniziato con la perdita del raccolto di acacia nel nord Italia per l’abbondante piovosità accompagnata da ritorni di freddo e, nel sud Italia,  l’impatto negativo della siccità sul raccolto di miele di agrumi.

La presenza nel mercato di miele di importazione a costi molto contenuti rende inoltre più complicato mantenere un riconoscimento adeguato al valore del miele di qualità prodotto in Italia.

Il consumatore può fare la differenza, con la scelta del miele e della pappa reale italiana aiuta a sostenere la cultura di un’apicoltura attenta al benessere di questi insetti essenziali per il mantenimento della biodiversità.

Anche la ricerca può dare un contributo, l’Istituto Spallanzani con il Progetto GENAPIS finanziato dal MASAF ha analizzato i pollini del miele attraverso la tecnologia del DNA barcoding, la ricerca portata avanti approfondisce le metodiche utili alla conoscenza del miele dei nostri territori con l’obiettivo di comunicare al consumatore il valore del lavoro degli apicoltori e l’importanza di una scelta consapevole orientata ai nostri prodotti.