Presidente Spallanzani, E. Prandini: “Produrre microalghe può creare nuova economia”
Rivolta d’Adda (CR), 22 giugno 2017 – “In Lombardia la floricoltura è una realtà produttiva economicamente importante che genera numeri notevoli, con più di 3.640 strutture, una superficie coltivata di 6.200 ettari, un volume economico di 700 milioni di Euro e un valore della produzione di 97 milioni di euro. In questi ultimi decenni stiamo però assistendo ad un trend di progressiva riduzione della produzione, probabilmente dovuto a un mercato troppo maturo, che ha portato a una grave sofferenza economica e all’abbandono di più del 15% delle serre”.
Con queste parole Ettore Prandini, Presidente dell’Istituto nazionale di Ricerca Lazzaro Spallanzani, ha aperto il convegno conclusivo del progetto Microflower per la “Riqualificazione di serre florovivaistiche mediante conversione a colture microalgali ad alto valore aggiunto”, tenutosi oggi, 22 giugno, presso la Sala Conferenze dell’Istituto Spallanzani di Rivolta d’Adda (CR).
“Il progetto Microflower si inserisce in questo contesto – prosegue il Presidente Prandini – con l’obiettivo di proporre alle aziende florovivistiche una strategia di integrazione e conversione della produzione attraverso l’utilizzo degli impianti serricoli quale “technology ready” per la coltivazione di microalghe, al fine di estrarre sostanze fitochimiche e molecole preziose da inserire in settori bioindustriali già consolidati, quali quello cosmetico e nutraceutico. Verranno sfruttate le strutture già presenti sul territorio, utilizzando fertilizzanti locali comunemente impiegati in agricoltura, riciclando medium di crescita delle microalghe e scegliendo ceppi microalgali in grado di crescere e produrre fitocomplessi di pregio adattandosi alle nostre temperature e stagionalità. Crediamo molto in questo progetto e dobbiamo ringraziare Fondazione Cariplo, che ne ha reso possibile l’avanzamento grazie ad un finanziamento significativo, oltre a ringraziare l’Università di Pavia e l’azienda floricola P680 di Brembate, nostri partner in questo percorso di ricerca”.
“La produzione di microalghe a livello locale potrebbe dare un impulso positivo al settore, sia dal punto di vista economico che di sostenibilità ambientale – interviene Marina Montedoro, Direttore dell’Istituto nazionale di Ricerca Lazzaro Spallanzani. I risultati del progetto hanno infatti dimostrato che la conversione delle serre floricole in aziende per coltivazione delle microalghe è possibile sul territorio lombardo, sviluppando un processo strutturato ecosostenibile che preveda l’utilizzo delle microalghe quale nuova biotecnologia per il rilancio delle strutture florovivaistiche in declino”.
“Fondamentale – conclude Marina Montedoro – sarebbe, quindi, la produzione di materie prime ecocompatibili finalizzate all’estrazione di fitocomposti e molecole di pregio da introdurre nella filiera cosmetica e nutraceutica, settori estremamente importanti dal punto di vista economico e sociale sul territorio. La filiera da noi concepita, in un’ottica di economia circolare, potrà consentire di utilizzare strutture già esistenti, favorendone la riqualificazione; produrre un derivato ecocompatibile che consuma anidride carbonica, con evidente effetto positivo sul sequestro del carbonio.
POLO DELLE MICROALGHE
A settembre 2016 ha preso il via, come naturale conseguenza ed approfondimento di alcuni aspetti di Microflower, il Polo delle Microalghe, un progetto di ricerca finanziato da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, per un costo di quasi 2 milioni di euro, coordinato dall’Istituto Sperimentale Italiano Lazzaro Spallanzani in partenariato con altri enti di ricerca (il Politecnico Milano, l’Università degli Studi Milano-Bicocca, il CREA-ZA). Il Polo avrà lo scopo finale di realizzare una struttura di supporto, affiancamento e consulenza alle aziende di tutti i settori interessati alle microlaghe (agricolo, zootecnico, tessile, chimico, farmaceutico, etc.) per la realizzazione degli impianti, lo sviluppo di colture, le analisi di tipo chimico e microbiologico sulle microalghe, etc. Il Polo sarà animato dai ricercatori dei quattro Enti di ricerca partecipanti al progetto che metteranno assieme e a disposizione dei portatori di interesse le loro competenza di tipo laboratoristico, ingegneristico, chimico, microbiologico, farmaceutico fornendo una consulenza a 360 gradi. Questa sinergia consentirà di dare risposte e supporto a chi vorrà tentare la strada delle microalghe in un’ottica di mercato.
Rassegna Stampa
Innovazione, Microalghe Salvano Floricoltura
Dai fiori alle alghe per battere la crisi
Progetto Microflower: riqualificare serre coltivando microalghe.
Presentazioni del Convegno Conclusivo del Progetto Microflower
Federico Castillo | Alessandro Arnoldi
Roberto Puglisi | Alex Severgnini
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