La scrapie è una malattia che fa parte del gruppo delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili, (EST), l’insorgenza della patologia è influenzata dalla predisposizione genetica dell’animale. Dal momento che sino ad oggi non esistono mezzi efficaci per il controllo della diffusione di tale patologia, l’Unione Europea ha deciso di utilizzare il modello genetico per il controllo delle EST ovine (2003/100/CEE). Nonostante non sia stato dimostrato un rischio “diretto” per l’uomo, gli organismi competenti continuano a monitorare i possibili rischi per la salute umana legati alla malattia dato che l’utilizzo del latte proveniente da animali suscettibili e dei prodotti derivati può comportare un rischio di esposizione per uomini ed animali. Infatti, è ormai assodato che il colostro e il latte in tutte le sue componenti possono trasmettere gli agenti delle TSE. L’allevamento di animali resistenti alla scrapie può ridurre il rischi di esposizione per l’uomo e per gli animali. In tale quadro si intendono impiegare, a livello applicativo, i risultati ottenuti nel progetto europeo RISKSCRA, coordinato dall’Istituto Spallanzani, che ha messo a punto un protocollo analitico in Real time-PCR per stimare, analizzando il latte di massa di un allevamento, la percentuale della mutazione associata alla resistenza della scrapie. L’obiettivo generale della ricerca sarà lo sviluppo e l’attuazione di un sistema integrato per l’analisi di routine della frequenza degli alleli resistenti alla scrapie nel latte e nei formaggi ovini. Il protocollo messo a punto nel latte sarà ottimizzato per il suo utilizzo anche nel formaggio, allo scopo di avere uno strumento per eventuali certificazioni che consentano di migliorate la competitività nei mercati esteri del formaggio Pecorino Romano DOP e di offrire maggiori garanzie di sicurezza al consumatore.